Olio DOP Bruzio
La zona di produzione delle olive destinate all’ottenimento dell’olio a D.O.P. ricade nell’ambito del territorio amministrativo della provincia di Cosenza.
Primo tra gli oli extravergine di oliva calabresi ad ottenere il riconoscimento Dop dall’Unione Europea, l’olio extravergine Bruzio si produce in quattro zone diverse della provincia di Cosenza, alle quali sono assegnate 4 menzioni geografiche aggiuntive alle quali corrispondono caratteristiche organolettiche e di consumo differenti.
Infatti, la Denominazione di origine protetta dell’olio extravergine di oliva “Bruzio” è accompagnata da una delle seguenti menzioni geografiche:
“Fascia Prepollinica” (comprendente l’intero territorio amministrativo dei Comuni di Acquaformosa, Altomonte, Castrovillari, Frascineto, Firmo, Lungro, Roggiano Gravina, San Basile, San Marco Argentano, San Lorenzo del Vallo, Saracena, Spezzano Albanese, Tarsia, Terranova di Sibari).
La D.O.P. “Bruzio” “Fascia Prepollinica” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà di olivo “Tondina” in misura non inferiore al 50%, “Carolea” in misura non superiore al 30%, “Grossa di Cassano” in misura non superiore al 20%, e altre varietà fino al limite massimo del 25%.
L’olio della “Fascia Prepollinica” è verde con riflessi gialli; l’odore è fruttato medio e il sapore fruttato.
“Valle Crati” (comprendente l’intero territorio amministrativo dei Comuni di Bisignano, Cervicati, Cerzeto, Lattarico, Mongrassano, Montalto Uffugo, Rende, Rota Greca, San Martino di Finita, Santa Sofia d’Epiro, San Vincenzo la Costa, Torano Castello).
La D.O.P. “Bruzio” “Valle Crati” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà di olivo “Carolea” in misura non inferiore al 50%, “Tondina” in misura non superiore al 30%, “Rossanese” o “Dolce di Rossano” in misura non superiore al 20% e inoltre possono concorrere altre varietà fino al limite massimo del 20%.
L’olio di “Valle Crati” ha colore che varia dal verde al giallo, odore fruttato medio e sapore fruttato.
“Colline Joniche Presilane” (comprendente l’intero territorio amministrativo dei Comuni di Cariati, Calopezzati, Caloveto, Corigliano Calabro, Cropalati, Crosia, Mandatoriccio, Paludi, Pietrapaola, Rossano, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Scala Coeli, Terravecchia, Vaccarizzo Albanese).
La D.O.P. “Bruzio” “Colline Joniche Presilane” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà “Rossanese” o “Dolce di Rossano” in misura non inferiore al 70% e inoltre possono concorrere altre varietà fino al limite massimo del 30%.
L’olio delle “Colline Joniche Presilane” ha una colorazione giallo oro con riflessi verdi, odore fruttatto delicato, sapore fruttato con sensazione di mandorla dolce.
“Sibaritide” (comprendente l’intero territorio amministrativo dei Comuni di Cassano allo Jonio, Cerchiara di Calabria, Civita, Francavilla Marittima, Plataci, Villapiana).
La D.O.P “Bruzio””Sibaritide” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà “Grossa di Cassano” in misura non inferiore al 70% e “Tondina” in misura non superiore al 30% e inoltre possono concorrere altre varietà fino al limite massimo del 30%.
L’olio di “Sibaritide” presenta colorazione gialla con qualche riflesso verde, odore fruttato leggero e sapore fruttato leggero con lieve sensazione di amaro
L’acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, per 100 grammi di olio è per l’olio delle “Colline Joniche Presilane” di 0,8 g.; per gli altri di 0,7 g.
La raccolta delle olive può avvenire con mezzi meccanici o per brucatura. La molitura deve essere compiuta entro due giorni dalla raccolta. Per l’estrazione dell’olio extravergine di oliva a D.O.P. “Bruzio” sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici atti a garantire l’ottenimento di oli senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative contenute nel frutto.
La denominazione “Bruzio” ricalca l’antico nome della corrispondente parte della Calabria, con centro principale Cosenza, abitata dai Bruzi, antica popolazione italica di lingua tosca là stanziata dal IV secolo a.C.