In Fattoria

Si va in Fattoria per

Riappropriarsi del giusto rapporto con l’agricoltura e l’ambiente partendo dalle cose semplici ormai, purtroppo, scomparse che devono essere riproposte come diritti per ritessere quel filo che lega l’uomo alla terra, alle origini, alla vita.

  1. Riappropriarsi della conoscenza dell’origine dei prodotti, assistendo ai processi di trasformazione del latte, dell’uva, dell’olivo, delle carni, etc. che si realizzano nelle aziende agricole.
  2. Diventare esperti conoscitori ed estimatori dei molteplici profumi e sapori dei cibi, per un’alimentazione appropriata e consapevole.     
  3. Sapere. Conoscere, viverelo, un mondo spesso sconosciuto: quello dell’agricoltura e degli uomini e delle donne che vivono e lavorano nel mondo agricolo.  
  4. Saper Essere. Imparare che la natura è un delicato equilibrio fra l’uomo, le piante, gli animali. Imparare, quindi, a non sconvolgere L’equilibrio rapportandosi agli uomini, alle piante e agli animali con educazione e rispetto. Imparare, quindi, a Sapere Essere una parte della natura importante quanto le altre.  
  5. Fare Saper. Imparare ad usare i sensi:
    • La vista per osservare tutto ciò che circonda
    • L’udito per ascoltare i suoni della natura
    • L’odorato per sentire i diversi profumi della vita
    • Il gusto per assaporare le cose semplici
    • Il tatto per creare. Il pane, l’olio, il vino, ogni frutto hanno bisogno delle mani per essere creati. Mani esperte, capaci

Imparare a Saper Fare e non a veder fare. Essere protagonista

Per questi obiettivi, i principali protagonisti sono:

Le aziende agricole con gli agricoltori che si devono riappropriarsi del loro ruolo importante di produttori di cibo, di manutentori del territorio, di custodi della presenza storica sul territorio e di educatori.

Il mondo della scuola, per avvicinare i giovani alla conoscenza della campagna e dell’agricoltura.

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