In Fattoria
Si va in Fattoria per
Riappropriarsi del giusto rapporto con l’agricoltura e l’ambiente partendo dalle cose semplici ormai, purtroppo, scomparse che devono essere riproposte come diritti per ritessere quel filo che lega l’uomo alla terra, alle origini, alla vita.
- Riappropriarsi della conoscenza dell’origine dei prodotti, assistendo ai processi di trasformazione del latte, dell’uva, dell’olivo, delle carni, etc. che si realizzano nelle aziende agricole.
- Diventare esperti conoscitori ed estimatori dei molteplici profumi e sapori dei cibi, per un’alimentazione appropriata e consapevole.
- Sapere. Conoscere, viverelo, un mondo spesso sconosciuto: quello dell’agricoltura e degli uomini e delle donne che vivono e lavorano nel mondo agricolo.
- Saper Essere. Imparare che la natura è un delicato equilibrio fra l’uomo, le piante, gli animali. Imparare, quindi, a non sconvolgere L’equilibrio rapportandosi agli uomini, alle piante e agli animali con educazione e rispetto. Imparare, quindi, a Sapere Essere una parte della natura importante quanto le altre.
- Fare Saper. Imparare ad usare i sensi:
- La vista per osservare tutto ciò che circonda
- L’udito per ascoltare i suoni della natura
- L’odorato per sentire i diversi profumi della vita
- Il gusto per assaporare le cose semplici
- Il tatto per creare. Il pane, l’olio, il vino, ogni frutto hanno bisogno delle mani per essere creati. Mani esperte, capaci
Imparare a Saper Fare e non a veder fare. Essere protagonista
Per questi obiettivi, i principali protagonisti sono:
Le aziende agricole con gli agricoltori che si devono riappropriarsi del loro ruolo importante di produttori di cibo, di manutentori del territorio, di custodi della presenza storica sul territorio e di educatori.
Il mondo della scuola, per avvicinare i giovani alla conoscenza della campagna e dell’agricoltura.