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Si è quindi passati ad analizzare ogni articolo della normativa, soffermando l’attenzione su alcuni commi specifici ed in particolare nell’ambito dei controlli ufficiali, della registrazione e del riconoscimento degli stabilimenti. Importante la notifica che gli operatori dovranno far pervenire all’autorità competente per ogni relativa fase di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti ai fini della corretta registrazione dello stabilimento. L’autorità, ha dunque spiegato il dirigente, dovrà disporre costantemente di informazioni aggiornate sulle strutture in questione, per qualsiasi cambiamento significativo di attività nonché per la chiusa delle stesse.

Raccomandazione importante quella relativa alla compilazione della Scia, che nel nostro territorio trova ingenti difficoltà ed una superficialità diffusa. «In assenza di specifici requisiti, spuntare molteplici voci nel documento in questione - ha evidenziato il direttore dell’UOC Asp - potrebbe portare notevoli conseguenze di carattere penale», invitando dunque a prestare la massima attenzione nella redazione dell’atto.

Tra i molteplici argomenti trattati, alcune pause sono state riservate ai quesiti degli agricoltori presenti, i quali hanno voluto approfondire le tematiche, fornendo la loro opinione oltreché chiarire i loro interrogativi.

Successivamente, la relazione di Faragò si è spostata sull’analisi di quelle rigide normative a cui ogni stabilimento deve far fronte sotto l’aspetto strutturale. Dalla cucina ai bagni, il direttore ha elencato scrupolosamente alcune delle tante specifiche da seguire con attenzione, affinché ogni struttura sia adeguata alle normative del caso.

Dopo una breve pausa si è tornati alla discussione con l’analisi delle normative relative all’uso dei fitofarmaci, dunque gli antiparassitari usati per la protezione delle colture vegetali, rilevando come l’Italia rappresenti un mercato importante per la vendita degli stessi, con un consumo medio annuo di 80 mila tonnellate. In merito all’uso e consumo si è quindi fatto riferimento alla legislazione europea, nazionale e regionale in materia.

«Nonostante i vantaggi che possono rappresentare dal punto di vista agricolo, i pesticidi, per le loro proprietà intrinseche, possono risultare nocivi per organismi non bersaglio ed avere effetti indesiderati sulla salute umana e sull’ambiente» ha ricordato il dirigente Asp, fornendo, in fine, importanti dritte sull’acquisto e la vendita dei prodotti fitosanitari per non incorrere in pesanti sanzioni pecuniarie.