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29 maggio 2021

Per un nuovo rapporto tra Agricoltori e Consumatori

Nel sesto incontro previsto nell'ambito del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01, discuteremo di due grandi e attuali esigenze: Quella dei consumatori di potersi approvvigionare di prodotti freschi e trasformati di qualità garantita a prezzi equi e quella degli Agricoltori di vendere i loro prodotti ricavando il giusto reddito.

Intendiamo, pertanto avviare un confronto partendo dall'analisi di alcune tematiche quali il valore economico e sociale del settore agricolo, il rapporto Agricoltura/Ambiente, Il valore del lavoro agricolo ai fini della protezione del territorio, l’educazione alimentare, il consumo dei prodotti tipici e tradizionali della nostra Regione, il consumo consapevole per contribuire a  ripristinare un giusto rapporto tra Agricoltori e Consumatori incentrato sul rispetto e sul riconoscimento del lavoro degli Agricoltori  creando fiducia nel consumatore.

 

 

LOCANDINA 6 INCONTRO

 

28 Maggio 2021

L’agricoltura periurbana e la voglia di tornare alla campagna

Nell’analisi dell’esperto Pascale

l’esodo dai centri urbani e l’importanza di una cittadinanza attiva

Prosegue a pieno ritmo il progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” promosso da “Agricoltura è”, associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, che, grazie al cofinanziato del FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione, intrattiene da diversi mesi un dialogo diretto e costruttivo con numerosi imprenditori del settore agricolo calabrese. Nel quinto incontro della seconda parte del progetto, l’attenzione del seminario è stata incentrata sull’agricoltura periurbana, quella localizzata nelle periferie o comunque ai margini degli insediamenti urbani che nel tempo continua ad acquisire una sempre maggiore importanza in termini sia economici che sociali.

Ospite dell’incontro il dott. Alfonso Pascale, formatore di ruralità contemporanea ed economie civili. Ad anticiparlo, gli interventi della presidente di “Agricoltura è”, Rosa Critelli e del presidente dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, Giuseppe Mangone, quest’ultimo con un intervento volto ad illustrare genericamente ciò di cui avrebbe poi approfondito meglio l’ospite.agricoltura periurbana «Nel corso di questi ultimi 15 anni si è parlato molto di agricoltura periurbana - ha affermato Mangone - ma l’intento è quello di avere una migliore regolamentazione in queste aree, volendo così definire al meglio, il rapporto tra l’agricoltura ed i cittadini che vivono nelle zone urbane». Il presidente ha quindi spiegato ai convenuti come, parlando di questa tipologia di agricoltura, sia errato ricondurla solamente a quella che si colloca nelle cinture delle grandi aree metropolitane, ma guardare con la stessa attenzione anche a quegli insediamenti ai margini dei piccoli centri urbani. «Non vi è dubio  - ha quindi aggiunto Mangone - che tale realtà possa rappresentare un connubio vincente al centro del quale vi sia l’interesse dei cittadini per ogni fattispecie che caratterizza l’ambito agricolo, dalla qualità dell’aria al paesaggio fino alla genuinità dei cibi».

Dalle conclusioni di Mangone ha quindi preso spunto e avviato la sua relazione Alfonso Pascale, partendo proprio da quel fenomeno inverso che, se negli anni 50 vedeva il repentino spopolamento delle campagne per raggiungere le città in cerca di fortuna, ora si assiste all’effetto contrario, un esodo urbano favorito dalla ricerca di qualità maggiori rispetto a quelle rinvenibili nei centri urbani, lontani da ogni qualsivoglia settore agricolo. 

 

24 Maggio 2021

L'Agricoltura Periurbana

 

Nel quinto incontro previsto nell'ambito del progetto "Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere", cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria - Misura 01.02.01, con Giuseppe Mangone, Presidente di ANPA - LiberiAgricoltori Calabria e Alfonso Pascale, Formatore di ruralità contemporanea ed economie civili, discuteremo di Agricoltura periurbana. si tratta di quell'Agricoltura praticata nelle aree intorno alle città, nelle periferie, ai margini delle città ma che riveste tanta importanza sia dal punto di vista economico sia sociale. 

LOCANDINA 5 INCONTRO

 

20 Maggio 2021

La qualità certificata dell’agriturismo

sempre più indispensabile

Incontro con la presidente di “Agricoltura è”, Rosa Critelli,

alla scoperta degli strumenti per valorizzare la propria azienda agricola.

           

L’agriturismo quale luogo in cui ricercare e trovare il massimo della qualità in ogni ambito, offrendo a consumatori e visitatori, prodotti genuini e esperienze uniche. Verso questa direzione, volta all’esaltazione della qualità, si è sviluppato il nuovo incontro promosso da “Agricoltura è”, Associazione dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, nell’ambito del progetto “Agricoltura: Laboratorio di Arte, Cultura, Ambiente e Benessere” cofinanziato dal FEARS - PSR Calabria nella misura di sostegno per progetti dimostrativi e azioni di informazione.

Schermata 2021 05 19 alle 160225A relazionare sulla qualità certificata dell’agriturismo, la Presidente di “Agricoltura è” Calabria, Rosa Critelli, da tempo impegnata sul campo per la divulgazione delle informazioni utili a garantire un’adeguata gestione dell’azienda, capace di offrire a turisti e visitatori quella peculiare esperienza non rinvenibile altrove.

«Una missione non del tutto semplice quella di certificare la qualità di un agriturismo», per la presidente Critelli, che ha spiegato ai sempre numerosi convenuti, come tale aspetto non possa essere riposto al solo strumento normativo, tantomeno alle opinioni soggettive degli agricoltori o dei turisti. Il tutto passa, difatti, «dalla consapevolezza di ciò che si vuole offrire, ma soprattutto credere in ciò che si fa».

Negli anni la materia è stata regolamentata e l’agriturismo è divenuto una vera e propria attività, dove non sono però venute meno le motivazioni che hanno spinto i cittadini a raggiungere le zone di campagna. Con il trascorrere del tempo, questo luogo ha continuato ad evolversi, cercando di assimilare anche le richieste e le necessità dei suoi visitatori. Oggi, ad esempio, ogni imprenditore sa di doversi confrontare con stili di vita vegetariani o vegani e, nei limiti, soddisfare molteplici richieste.

Critelli ha quindi illustrato ai presenti quei requisiti fondamentali che conferiscono qualità ad una azienda. Tra questi, i prerequisiti giocano un importante ruolo, annoverando i protagonisti di questa realtà, la stessa azienda, il paesaggio che la circonda. Rilevanti, altresì, le motivazioni che spingono l’agricoltore ad offrire tale servizio, la voglia di portare avanti tecniche agronomiche tradizionali di conservazione e trasformazione degli alimenti, ma anche la cultura che è parte integrante del territorio, la storia e le emergenze paesaggistiche del posto. «Non è possibile pensare ad un agriturismo di qualità senza un imprenditore che non è pienamente consapevole delle sue motivazioni - ha sottolineato la presidente - queste rappresentano i punti di forza per la sua idea progettuale».PAESAGGI 76

Quindi è stata posta sotto analisi la figura degli ospiti, valutando verso chi si vuole attuare un servizio, i target a cui rivolgersi: le famiglie, gli stranieri, gli scolari, gruppi religiosi o sportivi. Pur consapevoli che possiamo raggiungere chiunque, importante è saper offrire servizi mirati, specializzarsi, individuare le esigenze e gli interessi di un target e puntare l’attenzione su di essi. «Ogni ospite ha l’interesse a raggiungere un agriturismo e sceglierne dunque uno piuttosto che un altro per i servizi che questo è in grado di offrire». La vacanza agrituristica diventa così polivalente permettendo agli ospiti di trovare non solo un clima rilassante, ma facendo provare loro sensazioni insolite, gustare un’alimentazione genuina e avere un contato diretto con la realtà agrituristica.

Ma una prerogativa resta fondamentale per la relatrice: «l’attività principale deve sempre e comunque essere l’agricoltura, non si può virare su altro rischiando di confondere i turisti».

Quindi, il mantenimento dei principi fondativi dell’agriturismo, attenzione alla salvaguarda e alla tutela dell’ambiente, così come alla storia e alla cultura del posto.

Grande attenzione va riservata al comparto della sicurezza e l’igiene dell’azienda, un ambito che, al contrario dei precedenti, è però sotto la continua attenzione degli organi preposti, chiamati a far rispettare in modo rigido le normative del caso, pena la cessazione dell’attività.

Quindi si è passati ad uno dei settori maggiormente attenzionato in particolare da chi sceglie di raggiungere l’agriturismo: la ristorazione. Sì, perché la vera differenza tra coloro che decidono di raggiungere una struttura agrituristica anziché un semplice ristorante, sta proprio nella qualità dei prodotti che vengono portati in tavola, privilegiando sempre, ha spiegato Critelli, piatti che contengono prodotti aziendali, pietanze tradizionali e seguendo un menu di stagione. «L’azienda che diversifica in questo senso ha sempre un valore aggiunto».

Indispensabile per garantire sempre una maggiore qualità del servizio, il settore di pubblicità e marketing gioca un ruolo primario per attrarre turisti e visitatori presso la propria azienda, con l’ausilio di insegne, depliant, ma anche attraverso siti internet e canali di vendita che permettano di entrare maggiormente nel dettaglio ed integrare ciò che non può essere contenuto in un unico depliant. Il tutto deve comunque essere realizzato nel modo corretto, seguendo standard qualitativi alti, ha rimarcato la presidente Critelli, senza discostarsi troppo dall’ambito agricolo, ponendo l’attenzione su altre attrattive lontane da questo settore. «Una pubblicità, un sito internet, un depliant, realizzato in modo approssimativo e con noncuranza, potrebbe pregiudicare notevolmente l’immagine dell’azienda» ha aggiunto.

Ma per raggiungere la qualità discussa, molte azioni dovranno essere promosse anche dagli enti preposti. L’esempio di Critelli ha guardato ad una modifica della legge regionale che contenga regole precise e chiare per il mantenimento dei principi fondativi dell’agriturismo. «Monitoraggio e controllo non possono essere fatti a campione - ha ravvisato - ogni azienda deve essere visitata e controllata affinché i principi vengano rispettati in modo conforme». La proposta della presidente di “Agricoltura è” ha dunque guardato all’istituzione di un marchio già previsto dalla legge ma mai effettivamente istituito. Un marchio basato su un disciplinare per l’utilizzo dello stesso e da riportare su depliant, siti internet, insegne. Una forma di garanzia per l’azienda e per i suoi fruitori.

Gli enti devono altresì puntare maggiormente sul miglioramento delle condizioni paesaggistiche e la salvaguardia dell’ambiente nonché sulla pianificazione complessiva del territorio, per evitare di collocare nelle aree a forte vocazione agrituristica, strutture ed opere incompatibili come tralicci, discariche o centrali. L’invito, dunque, di Critelli ad attivarsi con proteste e istanze per combattere la deturpazione del territorio.

Il concludersi della chiara relazione ha quindi lasciato spazio alle riflessioni, alle esperienze personali degli imprenditori presenti, nonché a domande e perplessità sul tema trattato.

Sono state quindi ascoltate le diverse esperienze dei convenuti. Interessante quella di Flavio Seminaroti dell’azienda “Il Podere”, che da tempo porta avanti un’importante realtà a conduzione familiare, con l’intento di valorizzare i propri prodotti. «Fare agriturismo è un’integrazione dell’attività agricola, chi viene da me deve sapere che troverà ciò che produco», ha affermato l’imprenditore, garantendo sulla qualità di una produzione che resiste nel tempo nonostante le innumerevoli difficoltà burocratiche e lo scontro con gli enti.

«L’agriturismo deve essere un settore fedele ai principi fondativi di un tempo, non per sentirci vecchi ma per connettere al meglio l’attività redditizia con l’interesse dei cittadini per l’agricoltura» ha evidenziato in ultimo il presidente dell’ANPA - LiberiAgricoltori Calabria, Giuseppe Mangone, invitando i presenti ad andare incontro alle necessità dei visitatori senza sminuire, però, la qualità e la centralità dell’offerta agrituristica.

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